La Valle d'Itria: Ostuni, Carovigno e San Vito dei Normanni
Ostuni
Ostuni, detta la Città Bianca, presenta una continuità abitativa che dura dal Paleolitico ad oggi. Il percorso non può non partire dal centro storico dominato da Piazza della Libertà e dall'Obelisco di Sant'Oronzo. Qui sorge Palazzo San Francesco, sede del Municipio ed ex convento francescano. Risalendo lungo via Cattedrale si giunge al grandioso Duomo dell'Assunta, edificato nel XV secolo. La chiesa vanta una bellissima facciata tardogotica e un interno settecentesco che custodisce preziosi arredi liturgici e opere d'arte di tutto rilievo. Attiguo alla Cattedrale è il Museo di Civiltà preclassiche della Murgia meridionale con reperti che datano dal Paleolitico all'Età del Bronzo e del Ferro. Il Centro visite Casa del Parco, allestito in una ex stazione ferroviaria,è il punto di partenza ideale per una passeggiata nel parco regionale Dune Costiere.
Carovigno
Il nostro itinerario si sposta a Carovigno dove partiamo dall'imponente Castello Dentice di Frasso. L'edificio a pianta triangolare fu realizzato su una fortezza precedente tra il XIV e il XV secolo a protezione della porta Nord. Restaurato agli inizi del Novecento, il castello fu trasformato in una dimora gentilizia. Seguendo Via Cattedrale si giunge alla Chiesa Madre dell'Assunta, rifacimento ottocentesco del tempio del XVI secolo di cui rimangono una rosa sul fianco destro e l'abside della navata sinistra. Continuando lungo Corso Vittorio Emanuele si giunge alla Chiesa del Carmine. Attigua al municipio, la chiesa seicentesca a navata unica conserva diverse tele di età barocca. A circa 4 km dall'abitato, lungo la SP 33, si erge il Santuario della Madonna del Belvedere la cui chiesa è stata ricostruita nell'Ottocento su una cripta rupestre basiliana che conserva tuttora dei lacerti di affresco di età bizantina.
San Vito dei Normanni
Una passeggiata a San Vito dei Normanni può avere inizio dal Castello Dentice di Frasso, dimora cinquecentesca nata attorno alla Torre Quadrata normanna. Proseguendo su Via Vito Carbotti si raggiunge la vicina Basilica di Santa Maria della Vittoria, gioiello architettonico di fine Cinquecento che custodisce un ricco patrimonio scultoreo liturgico. Un Museo della Civiltà Rurale è allestito nel chiostro del Convento dei Domenicani. Poco fuori dall'abitato sono consigliati la Cripta di San Biagio, sulla SP 38, mirabile esempio molto ben conservato di arte rupestre d'età bizantina e l'area archeologica del Museo Diffuso Castello d'Alceste con tracce di un villaggio a capanne di età messapica, sito nell'omonima contrada poche centinaia di metri a sud dell'abitato.
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Commenti e suggerimenti dei visitatori:
ottimo lavoro